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Trapani, le imprese Bus e NCC chiedono aiuto al governo per evitare il collasso

La situazione, dovuta al rischio di contagio, ha innescato una rapida sequenza di cancellazione di massa dei servizi da parte delle agenzie turistiche mondiali, nonché di gite scolastiche e alberghi.

Visto il mancato inserimento del comparto trasporto persone nei decreti emanati, scriveremo una richiesta al Governo inviando tramite PEC una istanza, al fine di sensibilizzare i Ministeri di competenza ed accellerare l’emissione di un provvedimento che eviti il collasso delle imprese Bus ed NCC.
Chiediamo un immediato intervento atto a sostenere l’attività lavorativa delle imprese e del personale dipendente in tutto il territorio Siciliano, che, a causa dell’emergenza coronavirus, sono praticamente bloccate

A dichiararlo è Gaspare La Porta, Coordinatore associazione Siciliana NCC, ASINCC, NOLEGGIO CON CONDUCENTE VETTURE E BUS GRAN TURISMO.

La situazione dovuta al rischio di contagio ha innescato una rapida sequenza di cancellazione di massa dei servizi da parte delle agenzie turistiche mondiali, nonché di gite scolastiche e alberghi.

Questa preoccupante e grave situazione, oltre che mettere a rischio l’intera popolazione, coinvolge anche le migliaia di aziende che vivono di turismo, notoriamente uno dei primi settori a subire le conseguenze di questa emergenza, come le imprese di trasporto di persone.

Tutte le aziende sono in serie difficoltà, la loro solvibilità è messa a rischio e si prevedono licenziamenti in massa, le cancellazioni di servizi di trasporto in queste ultime ore ha raggiunto una percentuale pari al 60% delle prenotazioni e se ne prevede un ulteriore aumento.

Il nostro comparto conta circa 6000 aziende e quasi 20.000 famiglie” – dichiara La Porta, che continua dicendo –
Abbiamo bisogno davvero di aiuto, necessita un provvedimento atto a sospendere i leasing in corso sottoscritti dalle imprese del settore, un provvedimento atto ad emanare ammortizzatori sociali per tutte le imprese e per il personale, visto che il nostro codice ateco non è stato inserito in nessun decreto.

Ci auguriamo che con questa Pec possiamo ottenere l’intervento richiesto, e che si trovi una razionale soluzione del problema”

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